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Elettrovalvole a comando diretto

Oltre ai sistemi illustrati in precedenza, le valvole possono essere commutate anche con segnali elettrici; tuttavia,

per poter essere utilizzato, il segnale elettrico deve essere trasformato in un pilotaggio pneumatico.

Questa operazione la svolge

l’elettropilota

, costituito da una parte elettrica, il solenoide e da una parte meccanica,

il nucleo fisso e il nucleo mobile.

Figura 22

Pos. 1

:

il Solenoide

Il solenoide è formato da un avvolgimento in filo di rame

A

, avvolto su un rocchetto

B

racchiuso in un’armatura

metallica

C

. Spesso il tutto è isolato con del materiale sovrastampato che ne definisce forma e dimensioni esterne.

Dal solenoide sporgono due o tre terminali metallici per il collegamento elettrico. La disposizione di questi termi-

nali ne determina la forma e segue varie normative come le DIN 43650 e DIN 40050. Il solenoide essendo un

componente elettrico deve essere utilizzato rispettando alcuni fattori, tra i principali ricordiamo:

Temperatura

: essendo un parametro che può subire variazioni considerevoli in funzione del luogo in cui il solenoi-

de è collocato, i costruttori ne specificano le temperatura minime e massime compatibili.

Umidità

: in base al tipo di materiale di sovra stampaggio si possono avere applicazioni diverse.

Valore di corrente

: è legato alla potenza elettrica del solenoide. I solenoidi più recenti necessitano di potenze

ridotte al fine di ridurre consumi, riscaldamento e dimensioni.

In caso di funzionamento con corrente continua (DC), richiedono un valore di corrente identico sia in fase di spunto

che a regime. In caso di funzionamento con corrente alternata (AC), richiedono un valore di corrente maggiore in

fase di spunto rispetto a quanto richiesto a regime. Fornendo una corrente alternata al solenoide e mancando la

parte meccanica al suo interno è possibile danneggiarlo. E’ buona norma togliere alimentazione elettrica o togliere

il connettore dal solenoide prima si sfilarlo dal canotto della valvola.

Durata del segnale elettrico

: i solenoidi sono studiati per garantire le prestazioni di targa in presenza continua di

energia elettrica, questa indicazione è normalmente identificata con ED 100%. Negli ultimi anni si stanno diffon-

dendo tecniche diverse come la tecnologia PWM.

Ambiente di lavoro

: tutti i solenoidi, quando sono attraversati da energia elettrica, producono calore. Il montaggio

in quadri chiusi, privi della sufficiente aerazione o in ambienti particolarmente caldi sfavorevoli alla dissipazione

del calore, sono da evitare, in particolare per le batterie di valvole dove si hanno molti solenoidi vicini fra loro.

Pos. 2

:

Nucleo fisso e nucleo mobile

Il nucleo fisso

E

è fissato in modo rigido sul canotto

D

che è in materiale non magnetico, acciaio inossidabile o

ottone. Sul canotto si inserisce il solenoide.

Il nucleo fisso

E

ha diverse funzioni: contiene l’anello di rame

G

, definito “anello di sfasamento” che serve per

ridurre le vibrazioni prodotte dal campo magnetico a seguito della alimentazione con corrente alternata. La parte

centrale può essere attraversata da un canale di passaggio con ugello di tenuta, ma questo argomento sarà ripreso

in seguito. Delimita la corsa del nucleo mobile e consente il bloccaggio del solenoide.

Anche il nucleo mobile

F

ha diverse funzioni: fornendo tensione al solenoide, si genera il campo magnetico, che

attrae il nucleo mobile verso l’alto, fino a mandarlo in appoggio sul nucleo fisso

E

. La guarnizione di colore rosso

nella parte superiore chiude l’ugello del nucleo fisso. La molla cilindrica interna

I

esercita un’azione di spinta su

questa guarnizione garantendo la chiusura sull’ugello. La guarnizione inferiore sollevandosi insieme al nucleo

mobile determina l’apertura o la chiusura del passaggio di A/C, ma anche questa parte sarà analizzata in seguito.

Togliendo tensione, cessa il campo magnetico, la molla di contrasto

H

riposiziona il nucleo mobile.

Le due fresature laterali sul nucleo mobile consentono all’A/C di passare verso la parte superiore del canotto per

raggiungere il canale di scarico del nucleo fisso.

A B C

D

E

F

I

G

H

1

2

Fig. 22

4

102

CAMOZZI

>

LE VALVOLE