

I CILINDRI
Caratteristiche costruttive
Esistono diverse tipologie di cilindri pneumatici, le più comuni sono:
• con testate cianfrinate;
• con testate fissate al tubo tramite tiranti;
• con testate fissate al profilo tramite viti;
• con testate integrate nel corpo cilindro e fissate tramite anelli seeger;
• con testate avvitate.
Sulle testate si trovano le sedi per il collegamento degli elementi di fissaggio del cilindro sulle attrezzature.
Fra le varie tipologie si hanno cilindri che rispettano le Normative Internazionali per quanto riguarda le dimensioni
generali e l’interasse dei fori di fissaggio, ad esempio:
DIN/ISO 6432
per diametri da 8 a 25
mm
ISO15552
sostituisce DIN/ISO 6431 / VDMA 24562 per diametri da 32 a 320
mm
ISO 21287 per modelli compatti e diametri da 20 a 100
mm
I campi applicativi dei cilindri variano notevolmente pertanto sono possibili personalizzazioni di materiali e trattamenti.
•
Testate
: normalmente sono in alluminio. In presenza di nebbia salina (ambienti marini) o in ambienti aggressivi
possono essere trattate, verniciate, o realizzate in altri materiali.
•
Stelo
: generalmente in acciaio inossidabile.
•
Tubo o profilo
: solitamente è in acciaio o in alluminio anodizzato, quest’ultimo trattamento riduce notevolmente
l’effetto di incrostazioni.
•
Guarnizioni
: importanza rilevante hanno la forma ed il materiale impiegato, oltre ad assicurare la tenuta, devono
rispondere alle seguenti esigenze:
- resistenza chimica al lubrificante;
- basso attrito e assenza di tendenza all’incollaggio;
- resistenza all’usura e agenti esterni.
Possono essere in diversi materiali ad es. NBR, HNBR, Poliuretano, FKM ed altri.
Le guarnizioni sono utilizzate:
- sul pistone: generalmente due guarnizioni a labbro
A
;
- sullo stelo: questa esercita una doppia funzione, di tenuta e di pulizia
B
;
- su gli ammortizzi
C
;
- sulle testate e sulle viti di regolazione dell’ammortizzo
F
e
D
.
I cilindri possono essere di tipo magnetico, ossia permettono di rilevare la posizione del pistone.
Il magnete
E
, avente un campo magnetico ben definito, è rilevato tramite sensori sulla camicia del cilindro.
Normalmente i cilindri sono a:
Figura 8
Semplice Effetto
: può essere con molla di richiamo in spinta o in trazione.
In trazione
: la molla di richiamo, guidata dallo stelo, mantiene il gruppo stelo/pistone in posizione di finecorsa
negativa. Il foro sulla testata anteriore, consente la comunicazione con l’ambiente di conseguenza con la pressione
atmosferica nella camera negativa.
In spinta
: la molla di richiamo mantiene il gruppo stelo/pistone in posizione di finecorsa positiva. Il foro sulla testa-
ta posteriore consente la comunicazione con l’ambiente di conseguenza con la pressione atmosferica nella camera
positiva. Il distanziale
G
che permette un corretto alloggiamento della molla di riposizionamento.
A
B
E D
D
G
F
CILINDRO A
SEMPLICE
EFFETTO
MAGNETICO
Fig. 8
3
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CAMOZZI
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I CILINDRI